E’ stata una delle gare che ci ha fatto divertire di più quest’anno: balli, scherzi e sfide sotto la pioggia; tuttavia il suo futuro non è molto chiaro e dalla prossima stagione potremmo non vedere il GP di Austin sul calendario della F1.
Lo Stato del Texas, infatti, ha annunciato che ci saranno dei tagli ai sussidi, del 20%, per la realizzazione dell’evento al Circuito delle Americhe.
Ad oggi, il GP riceve un somma pari a 25 milioni di dollari all’anno; ma, vista la crisi del fondo eventi texano, quest’anno saranno soltanto 19,5 i milioni messi a disposizione. Il pagamento veniva effettuato sulla base delle attività economiche generate dal GP; a settembre la gestione del fondo, però, è passato in mano all’ufficio del Governatore Abbott, il quale ha fatto sapere che si utilizzerà una nuova formula che prevede 5 milioni in meno rispetto alla precedente.
“Per usare un termine tecnico: siamo rovinati.” Ha affermato il capo del circuito Bobby Epstein.
I tagli avranno un effetto devastante sugli organizzatori dato che nell’ultima edizione, vista la pioggia torrenziale, si sono registrati dei crolli per quanto riguarda la partecipazione sugli spalti e la concessione di vendite.
“E’ stato un colpo inaspettato – spiega Espstein – nessuno aveva previsto tutto questo. La domanda che tutti noi ci poniamo in questo momento è: Il GP si farà?”.
L’addetto alla comunicazione del circuito, Dave Shaw, ha aggiunto: “Un’intera struttura è stata costruita per ospitare il GP e le attività parallele. Se tutto cambia, cambierò anche l’uso del circuito.”
Ecclestone, che aveva accettato sulla base di 25 milioni sulla base di un contratto per dieci anni, è scettico al riguardo:
“Se tutto cambia sarà difficile mantenere il GP di Austin” ha detto il Patron.
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